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Huawei Mate 20 Pro (Blu) più Cover Originale, Telefono con 128 GB, Display Oled 6.39" QHD+, Processore Kirin 980 Octa Core dinamico con Intelligenza Artificiale [Versione Italiana]

4,5 4,5 su 5 stelle 294 voti

Blue
Mate 20 Pro + Cover
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Marchio HUAWEI
Nome modello Mate 20 Pro
Sistema operativo Android 9.0
Tecnologia cellulare LTE
Capacità della memoria 128 GB
Tecnologia di connettività Bluetooth, Wi-Fi
Colore Blue
Dimensioni schermo 6,39 Pollici
Tecnologia della rete wireless LTE
Dimensioni memoria RAM 4 GB

Informazioni su questo articolo

  • Display OLED 6.39 QHD+ 19:9
  • Camera frontale da 24MP e tripla camera posteriore 40+20+8, autofocus
  • 6Gb di ram e 128Gb di memoria disponibile
  • Android 9.0 e interfaccia emui 9.0
  • Processore Kirin 980 octa core dinamico con doppia IA (intelligenza artificiale)
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Descrizione Prodotto

First
Third
Four

Tripla Fotocamera in stile Leica

Lasciati strabiliare dalla tripla fotocamera Leica basata sull'intelligenza artificiale, che ti svelerà drammi, strutture, colori e bellezza della vita in ogni fotografia.

Progettato per diversi scenari, l’obiettivo con sensore RGB da 40 MP cattura splendidi dettagli nelle fotografie quotidiane, mentre il teleobiettivo da 8MP mette a fuoco i tuoi scatti da lontano e il obiettivo ultra grandangolare di Leica da 20 MP è perfetto per gli scatti paesaggistici e i macroscatti.

Four

Un'opera d'arte naturale

Le curve armoniche delle lenti 3D e le giunture eleganti si fondono come un'opera d'arte di design. Una sinfonia aerodinamica nelle tue mani.

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Huawei Mate 20 Pro (Blu) più Cover Originale, Telefono con 128 GB, Display Oled 6.39" QHD+, Processore Kirin 980 Octa Core dinamico con Intelligenza Artificiale [Versione Italiana]

Huawei Mate 20 Pro (Blu) più Cover Originale, Telefono con 128 GB, Display Oled 6.39" QHD+, Processore Kirin 980 Octa Core dinamico con Intelligenza Artificiale [Versione Italiana]


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Contenuto della scatola

  • Mate 20 Pro
  • Auricolari Type-C
  • Caricabatterie Huawei supercharge
  • Cavo Type-C
  • Guida rapida
  • Garanzia
  • Custodia protettiva trasparente
  • Guide dei prodotti e documenti

    Recensioni clienti

    4,5 su 5 stelle
    4,5 su 5
    294 valutazioni globali
    Huawei Mate 20 Pro: il miglior top di gamma del 2018?
    4 Stelle
    Huawei Mate 20 Pro: il miglior top di gamma del 2018?
    Huawei si è giocata il tutto per tutto lanciando Mate 20 Pro che sulla carta si propone come il migliore smartphone top di gamma viste anche alcune tecnologie introdotte per la prima volta su uno smartphone e con un comparto hardware e software più completo di sempre.Design e sistemi di sblocco: in pieno stile HuaweiGli smartphone con dimensioni superiori ai 5 pollici non mi hanno mai entusiasmato per una questione di comodità nell’utilizzo quotidiano ma questo Mate 20 Pro mi ha fatto cambiare idea. Il display da 6.39 pollici accoppiato al formato 19.5:9 rende questo device utilizzabile anche con una sola mano.Ovviamente abbassare la tendina delle notifiche con la medesima mano è impossibile ma questo vale per tutti gli smartphone. Il vetro anteriore è un Gorilla Glass 5 con bordi Edge, palesemente scopiazzati da S9/s9+, che di fatto non hanno alcuna utilità visto che non è presenta nessuna funzione software. Ancora una volta huawei ha puntato molto sulle colorazioni con le due nuove varianti Emerald Green e Blu che integrano anche una texture che migliora molto il grip.Mi è piaciuta la scelta del tasto di accensione/spegnimento in colorazione rossa. Il Notch resta una soluzione che non ho mai condiviso ma che giustifico visto che integra la 3D Depth Sensing Camerache permette la scansione 3D del volto.Dopo iPhone X/Xs e XR questo sistema di sblocco, basato sulla stessa tecnologia, è in assoluto il migliore nel panorama degli smartphone Android vista la reattività di sblocco ma soprattutto perché funziona in ogni tipo di condizione di illuminazione ambientale.Ma i sistemi di sblocco non finiscono qui vista la presenza del sensore di impronte digitali sotto al display. La reattività allo sblocco è ottima e non ho mai avuto problemi di riconoscimento dell’impronta forse avrei preferito un posizionamento del sensore più in basso ma credo che dietro questa scelta ci siano esigenze tecniche.Display: un bel passo in avantiRispetto a P20 Pro Huawei fa un altro passo in avanti per quanto riguarda il display. Una volta configurato il dispositivo troverete il display impostato su “Risoluzione Intelligente” in WFHD+ con modalità colore intensa. Nel corso di questo lungo periodo ho utilizzato il dispositivo sia in modalità normale che intensa. Tra le due preferisco la seconda anche perché rende i colori più vividi. La visibilità sotto alla luce del sole è ottima. Tramite i test con il colorimetro, effettuati in modalità normale per non alterare i risultati, abbiamo raggiunto un picco di 460 nits di luminosità con un Delta E dal 1.1 al 3.6 con una copertura sRGB del 130%.Tralasciando questi tecnicismi ci troviamo difronte ad uno dei migliori display OLED del 2018 come tutti i pannelli dotati di questa tecnologia i bianchi tendono all’azzurrino mentre i neri sono perfetti.Mate 20 Pro è dotato dell’Always On Display che di fatto serve veramente a poco considerando che non è possibile interagire con applicazioni di terze parti il che rende questa funzione inutile in quanto non è possibile visualizzare le notifiche. Ottimo anche il trattamento oleofobico.Hardware e PrestazioniNon approfondisco il discorso Benchmark perché mi sembra ovvio che il Kirin 980 sia una delle piattaforme più preformanti del momento. Huawei sta iniziando a raccogliere i frutti di questi ultimi anni di lavoro superando Qualcomm con questo processore a 7nm con intelligenza artificiale e modem Gigabit. Il vero limite di questa piattaforma è il software che non mette in mostra le reali potenzialità dell’hardware presente in questo dispositivo che forse solo con i futuri aggiornamenti scopriremo pian piano. Mi sembra banale parlare di prestazioni vista l’esecuzione in contemporanea dei tanti task e la possibilità di poter giocare e visualizzare contenuti in 4K senza alcun tipo di problema. Tra i titoli più pesanti provati troviamo Asphalt 9, Modern Combat 5, Free Fire,Real Recing e fortnite non ho riscontrato alcun tipo di bug o rallentamento il tutto gira in maniera egregia.Non mi è molto piaciuta la scelta di integrare una Nano Card proprietaria per l’espansione di memoria meglio restare sul classico standard ma 128gb di storage sono più che sufficienti.Fotocamere: finalmente la grandangolareHuawei continua ad alzare ulteriormente l’asticella sul compatto fotografico. Eliminando il sensore monocromatico in favore della fotocamera grandangolare da 20MP.I restanti sensori restano uguali a P20 Pro con sensore principale da 40MP e un teleobiettivo 3x da 8MP l’unica ad essere stabilizzata otticamente.Fatta una piccola introduzione passiamo ad analizzare ogni singola ottica partendo proprio dal sensore principale apertura f/1.8.Il livello del dettaglio è veramente impressionante e soprattutto dobbiamo spingerci ad un crop molto importante per iniziare a vedere i pixel. Si perde un pò di qualità con poca illuminazione ma i colori restano molto fedeli. Mi posso sbilanciare dicendo che quest’ottica può sostituire una reflex entry level.Ma arriviamo all’ottica che è la vera protagonista di questo smartphone, che personalmente aspettavo da P9, cioè la fotocamera grandangolare da 20MP con apertura f/2.2, equivalente ad un 16mm. Uno dei problemi che affliggono questo tipo di ottiche è la distorsione ai lati ma non è questo il caso vista l’assenza di distorsione ai bordi. Importante sottolineare che è possibile sfruttare la modalità notte (Night Shot) anche su quest’ottica e vi posso assicurare che il risultato è veramente di grande qualità.Un’altro dettaglio da sottolineare è la messa a fuoco fino a 2.5 centimetri di distanza per effettuare le classiche“Super Macro” che viene attivata automaticamente, con Al attivo, passando alla camera grandangolare.La terza camera da 8MP con apertura f/2.4 è quelle che convince decisamente meno e decisamente sotto rispetto a Galaxy S9+ e iPhone visto che tende a sgranare molto per cui diventa inutilizzabile in condizioni di scarsa illuminazione.Chiudiamo con la camera anteriore da 24MP che sostanzialmente mi è sembrata identica a quella di P20 Pro, migliorata leggermente la gestione dell’esposizione per il resto la qualità resta media ma uno scalino più sotto rispetto agli altri top di gamma.Dedico due righe anche al Master AI 2.0 ovvero all’intelligenza artificiale che su P20 Pro ho ampliamene criticato vista il non perfetto riconoscimento delle scene ed una tendenza ad aumentare troppo la saturazione. Con la nuova versione l’intervento dell’Al è stato di attenuato cercando di mantenere più naturali i colori senza saturarli troppo, un bel passo in avanti. Resta ancora da migliorare il colore dell’incarnato e l’effetto bokeh nei ritratti ancora troppo elaborato via software.Video: Finalmente da top di gammaFinalmente la qualità video si allinea agli altri competitors e la nuova stabilizzazione digitale entra in gioco su tutte e tre le ottiche e anche in 4K a 30fps si comporta in maniera eccellente, inoltre è possibile passare tra le varie ottiche senza interrompere la registrazione, lo switch è veloce e non altera la qualità del video.Tra tutte e tre le ottiche la migliore è di gran lungo la grandangolare soprattutto per la stabilizzazione. Al terzo posto metto la Tele che di fatto è l’ottica con più limiti di tutte.Da mensionare anche i filtri è in particolare la funzione Al Color che riconosce il soggetto principale mantenendo i colori rispetto al resto del background che diventa in bianco e nero. Però per attivarlo dovrete avviare la registrazione con effetto già applicato visto che non è possibile inserirlo una volta che avrete avviato la registrazione.Software: nuova EMUI 9, nulla di nuovoMate 20 Pro integra la nuova EMUI 9 basata su Android 9 Pie di fatto non c’è stato un grande stravolgimento dell’interfaccia utente ma solo dei piccoli miglioramenti.L’utilizzo generale dell’interfaccia resta pressoché invariato rispetto alla EMUI precedente anche se mi sarei aspettato qualche tema o icone personalizzate un qualcosa che comunque differenzi questo Mate 20 Pro dal cugino P20 è un dettaglio però stiamo parlando comunque dell’offerta top di casa Huawei per cui qualche caratteristica in esclusiva ci poteva stare.Un’altro importante passo in avanti è stato fatto grazie alla nuova modalità desktop attivabile anche in wireless. Il display dello smartphone viene usato come touchpad per il puntatore del mouse. Nel corso di questo mio test, su lungo periodo, ho notato un netto miglioramento nell’input lag sullo spostamento del cursore, insomma le premesse ci sono ma c’è ancora da migliorare per quanto riguarda la fluidità.Batteria,Audio e RicezioneIn questo mese di utilizzo devo dire di averlo massacrato tanto cercando di sfruttare al massimo tutta la potenza hardware e devo ammettere che la batteria mi ha convinto riuscendo anche a chiudere alcuni giorni con 6/7 ore di schermo attivo.Qui faccio un plauso a Huawei perchè Mate 20 Pro è un prodotto che pesa solo 184g ed ha uno spessore di 8,6 millimetri e qui dentro troviamo una batteria da 4.200mAh. Mate 20 prò supporta anche la ricarica wireless fino a 15W.Un’altra novità è l’introduzione del reverse charging cioè la possibilità di poter ricaricare altri dispositivi, compatibili con lo standard Qi a 7W, semplicemente appoggiandoli al retro del Mate 20 Pro. Questa funzione può essere utilizzata non solo per gli smartphone ma anche per i tanti accessori che pian piano stanno abbandonando i classici cavi di ricarica.Scelta coraggiosa quella di integrare lo speaker di sistema all’interno della posta USB-C. Il Design resta uno degli elementi importanti per uno smartphone ma se va ad intaccare una funzione importante meglio fare un passo indietro infatti questa scelta non mi ha convito visto che la qualità generale non è male ma di certo è inferiore ad alti top di gamma nonostante la capsula auricolare cerca di mettere una pezza.Le mancanze si notano soprattutto sui bassi ma se state ricaricando il dispositivo sappiate che l’audio sarà leggermente più ovattato vista la porta USB occupata dal connettore, forse era meglio inserire il classico speaker.Nulla da segnalare per quanto riguarda la connettività visto che anche all’estero in roaming si è comportato perfettamente senza alcun tipo di problemaConclusioniHuawei Mate 20 Pro: il miglior top di gamma del 2018? certamente no perché uno smartphone è un po come un capo di abbigliamento non è detto che calzi bene a tutti è sempre un discorso molto soggettivo ma è innegabile che Huawei abbia fatto un bel passo in avanti con questo device, a pochi mesi da P20 Pro che comunque mi aveva convinto ma questo Mate 20 Pro è più bello esteticamente ha prestazione di gran lunga superiori e soprattutto integra nuove tecnologie. Resta sotto alla concorrenza per quanto riguarda l'audio e video, nonostante il piccolo passo in avanti rispetto a P20 Pro, ma nel complesso è un dispositivo che convince molto e credo che questo sia il dispositivo da battere nel 2019. Huawei ha certamente alzato l'asticella ma anche il prezzo è lievitato di parecchio 1099 euro a listino per questo Mate 20 Pro. Prezzo che tutto sommato è in linea con la fascia top. Il punto forte di questo smartphone è indubbiamente il compatto fotografico anche se la camera tele fa calare il mio giudizio sul compatto fotografico.
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    Recensioni migliori da Italia

    Recensito in Italia il 17 ottobre 2019
    Colore: TwilightNome stile: Mate 20 Pro + CoverAcquisto verificato
    Recensione relativa al telefono huawey mate 20 pro twilight acquistato da Amazon a 499 euro.
    Ho il telefono da poco tempo e non sono in grado di fare una recensione completa.
    Le cose che mi hanno colpito di più sono il display e la durata della batteria.
    Il display ha un contrasto pazzesco, si riescono a leggere benissimo anche caratteri abbastanza piccoli, cosa da non sottovalutare dato che da vicino ho dei problemi a leggere un display lcd, mettendo la modalità sfondo nero e caratteri bianchi lo trovo perfetto e crea un incredibile senso di profondità al testo come se fosse sospeso nel nulla.
    Il display é estremamente liscio e le dita scorrono con un attrito bassissimo, mai sentito una scorrimento simile in altri display.
    Riesce, non so come, ad eliminare la maggior parte della luce ambientale riflessa, solo puntandolo verso una fonte luminosa lo si mette in crisi.
    Quando scrivo con il telefono in verticale la tastiera é molto più piccola del tablet che utilizzavo in precedenza ma gli errori di battitura sono calati.
    La batteria mi dura circa una settimana, ovvio che non lo utilizzo tutto il giorno e di notte lo metto in modalità aerea però ho tutti i servizi attivi, tranne gps, e 2 sim di cui una dati, con il tablet precedente arrivavo al massimo a 4 giorni con lo stesso utilizzo e solo da nuovo !!
    La carica della batteria utilizzando un caricatore standard é molto efficiente e veloce, si può dire addio alle cariche notturne o di intere giornate.
    Non ho provato la carica wireless perché ho sentito che il telefono scalda in questo caso, magari nelle prossimo telefono ........
    Durante l’utilizzo normale, senza giochi o grafica ad alto livello, rimane a temperatura ambiente anche dentro la custodia.
    Ho provato a scattare alcune fotografie e sono rimasto soddisfatto dalle foto fatte in penombra e dalla macro, là macro mette a fuoco a pochissimi mm, fantastico.
    Ovviamente fa delle belle foto anche in condizioni normali ma su macro e penombra il miglioramento é stato altissimo.
    Per la seconda sim devo segnalare che solo una delle 2 é abilitata anche ad i dati e che il secondo alloggiamento é esclusivamente per sim o nano SD da non confondere con le micro SD comuni, questo telefono NON é compatibile con le micro SD che si utilizzavano nei modelli precedenti, questa scelta non mi piace.
    Là nano SD ha la forma e piedinatura della sim telefonica.
    Per la parte audio posso segnalare che durante la conversazione il suono é pulito e chiaro ma la tonalità non é fedele, é facile non riconoscere una voce.
    Sempre per l’audio, il telefono non é dotato di connettore per cuffie standard (jack) ma utilizza un adattatore, presente nella confezione, che permette di collegare le cuffie tradizionali alla porta usb tipo C. Questa scelta non mi piace.
    Con un adattatore (non incluso) da usb c a usb tipo a femmina é possibile collegare chiavette usb al telefono, vengono riconosciute in automatico.
    Per i sevizi Google, mi pare siamo tutti presenti.
    Per gli aggiornamenti, siamo alla versione 9.1.0 di emui, pare sia comunque garantito l’aggiornamento alla prossima versione di Android.
    Le cose che ho trovato più irritanti sono stati gli aggiornamenti, da nuovo é ovviamente da aggiornare peccato che non installa solo l’ultima versione ma le passa tutte, di conseguenza bisogna far partire la procedura d’aggiornamento 3 o 4 volte con una perdita di tempo notevole.
    E per ultimo la sincronizzazione fra il dispositivo precedente ed il nuovo, qui Android deve molto ma molto imparare da Apple (in 30 minuti dispositivo aggiornato e sincronizzato) dopo averlo lasciato sincronizzare per una notte intera mi sono trovato solo le foto, contatti e storico chiamate comprensivo di lista nera, tutto il resto da rifare, tutte le app da installare e configurare, ho perso un giorno e mezzo per sistemare tutto, questo non é accettabile.
    Ad oggi posso dire che il telefono é fantastico ed il prezzo anche se alto abbastanza buono per il prodotto di conseguenza non posso far altro che consigliarlo.
    Recensito in Italia il 10 ottobre 2019
    Colore: NeroNome stile: Mate 20 + SpeakerAcquisto verificato
    Scrivo queste poche righe dopo quasi 3mesi dall'acquisto, e quindi di utilizzo. Sono stato fortunato in quanto l'ho comprato nel momento in cui era venduto a 359€ (ma a 399€ non è un prezzo da sottovalutare). Mi ci trovo benissimo sia sotto il profilo delle prestazioni pure, telefonate, ricezione, durata batteria eccezionale (2 giorni pieni con ancora il 10-15% almeno la sera del secondo giorno, dopo aggancio-sgancio a molte celle, 4g+, uso gps, utilizzo fotocamere, bluetooth) per non parlare delle fotocamere. Senza dubbio la versione Pro avrà dei moduli migliori ma non vuol dire che quelli presenti qui siano da cestinare. Il principale funziona a meraviglia, il grandangolo è comodissimo e di grande qualità, lo zoom altrettanto (forse ecco, un 3x sarebbe stato più comodo ma già ce l'ha il Pro mi sembra, quindi amen). In generale le foto forse fanno risultare i colori un po' troppo vivi ma di certo non stiamo parlando di stravolgimenti rispetto al reale (ho visto di molto peggio, e dipende anche molto dalla taratura dei colori dello schermo). Non ha impuntamenti con le varie app, nfc funziona bene (anche con i pagamenti), bluetooth veloce e stabile, gps assolutamente preciso (galileo, glonass, gps), rapido e comodissimo da utilizzare con le gestures. Lo schermo, nonostante non sia un amoled, si vede benissimo in condizioni di luce intensa e ha una risoluzione di tutto rispetto. Ultima considerazione con il notch a goccia: sia che lo utilizziate con le barre nere sia come tutto schermo non dà mai nessun fastidio sin dal primo utilizzo. Con l'ultimo aggiornamento ad android 9.1 secondo me ha affinato ogni aspetto. Piccola avvertenza finale: potrebbe non essere adatto a tutti data la sua forma abbastanza squadrata e la grandezza dello schermo.
    Recensito in Italia il 15 gennaio 2019
    Colore: BlueNome stile: Mate 20 Pro + CoverAcquisto verificato
    Huawei si è giocata il tutto per tutto lanciando Mate 20 Pro che sulla carta si propone come il migliore smartphone top di gamma viste anche alcune tecnologie introdotte per la prima volta su uno smartphone e con un comparto hardware e software più completo di sempre.

    Design e sistemi di sblocco: in pieno stile Huawei

    Gli smartphone con dimensioni superiori ai 5 pollici non mi hanno mai entusiasmato per una questione di comodità nell’utilizzo quotidiano ma questo Mate 20 Pro mi ha fatto cambiare idea. Il display da 6.39 pollici accoppiato al formato 19.5:9 rende questo device utilizzabile anche con una sola mano.

    Ovviamente abbassare la tendina delle notifiche con la medesima mano è impossibile ma questo vale per tutti gli smartphone. Il vetro anteriore è un Gorilla Glass 5 con bordi Edge, palesemente scopiazzati da S9/s9+, che di fatto non hanno alcuna utilità visto che non è presenta nessuna funzione software. Ancora una volta huawei ha puntato molto sulle colorazioni con le due nuove varianti Emerald Green e Blu che integrano anche una texture che migliora molto il grip.

    Mi è piaciuta la scelta del tasto di accensione/spegnimento in colorazione rossa. Il Notch resta una soluzione che non ho mai condiviso ma che giustifico visto che integra la 3D Depth Sensing Camerache permette la scansione 3D del volto.

    Dopo iPhone X/Xs e XR questo sistema di sblocco, basato sulla stessa tecnologia, è in assoluto il migliore nel panorama degli smartphone Android vista la reattività di sblocco ma soprattutto perché funziona in ogni tipo di condizione di illuminazione ambientale.

    Ma i sistemi di sblocco non finiscono qui vista la presenza del sensore di impronte digitali sotto al display. La reattività allo sblocco è ottima e non ho mai avuto problemi di riconoscimento dell’impronta forse avrei preferito un posizionamento del sensore più in basso ma credo che dietro questa scelta ci siano esigenze tecniche.

    Display: un bel passo in avanti

    Rispetto a P20 Pro Huawei fa un altro passo in avanti per quanto riguarda il display. Una volta configurato il dispositivo troverete il display impostato su “Risoluzione Intelligente” in WFHD+ con modalità colore intensa. Nel corso di questo lungo periodo ho utilizzato il dispositivo sia in modalità normale che intensa. Tra le due preferisco la seconda anche perché rende i colori più vividi. La visibilità sotto alla luce del sole è ottima. Tramite i test con il colorimetro, effettuati in modalità normale per non alterare i risultati, abbiamo raggiunto un picco di 460 nits di luminosità con un Delta E dal 1.1 al 3.6 con una copertura sRGB del 130%.

    Tralasciando questi tecnicismi ci troviamo difronte ad uno dei migliori display OLED del 2018 come tutti i pannelli dotati di questa tecnologia i bianchi tendono all’azzurrino mentre i neri sono perfetti.

    Mate 20 Pro è dotato dell’Always On Display che di fatto serve veramente a poco considerando che non è possibile interagire con applicazioni di terze parti il che rende questa funzione inutile in quanto non è possibile visualizzare le notifiche. Ottimo anche il trattamento oleofobico.

    Hardware e Prestazioni

    Non approfondisco il discorso Benchmark perché mi sembra ovvio che il Kirin 980 sia una delle piattaforme più preformanti del momento. Huawei sta iniziando a raccogliere i frutti di questi ultimi anni di lavoro superando Qualcomm con questo processore a 7nm con intelligenza artificiale e modem Gigabit. Il vero limite di questa piattaforma è il software che non mette in mostra le reali potenzialità dell’hardware presente in questo dispositivo che forse solo con i futuri aggiornamenti scopriremo pian piano. Mi sembra banale parlare di prestazioni vista l’esecuzione in contemporanea dei tanti task e la possibilità di poter giocare e visualizzare contenuti in 4K senza alcun tipo di problema. Tra i titoli più pesanti provati troviamo Asphalt 9, Modern Combat 5, Free Fire,Real Recing e fortnite non ho riscontrato alcun tipo di bug o rallentamento il tutto gira in maniera egregia.

    Non mi è molto piaciuta la scelta di integrare una Nano Card proprietaria per l’espansione di memoria meglio restare sul classico standard ma 128gb di storage sono più che sufficienti.

    Fotocamere: finalmente la grandangolare
    Huawei continua ad alzare ulteriormente l’asticella sul compatto fotografico. Eliminando il sensore monocromatico in favore della fotocamera grandangolare da 20MP.

    I restanti sensori restano uguali a P20 Pro con sensore principale da 40MP e un teleobiettivo 3x da 8MP l’unica ad essere stabilizzata otticamente.

    Fatta una piccola introduzione passiamo ad analizzare ogni singola ottica partendo proprio dal sensore principale apertura f/1.8.

    Il livello del dettaglio è veramente impressionante e soprattutto dobbiamo spingerci ad un crop molto importante per iniziare a vedere i pixel. Si perde un pò di qualità con poca illuminazione ma i colori restano molto fedeli. Mi posso sbilanciare dicendo che quest’ottica può sostituire una reflex entry level.

    Ma arriviamo all’ottica che è la vera protagonista di questo smartphone, che personalmente aspettavo da P9, cioè la fotocamera grandangolare da 20MP con apertura f/2.2, equivalente ad un 16mm. Uno dei problemi che affliggono questo tipo di ottiche è la distorsione ai lati ma non è questo il caso vista l’assenza di distorsione ai bordi. Importante sottolineare che è possibile sfruttare la modalità notte (Night Shot) anche su quest’ottica e vi posso assicurare che il risultato è veramente di grande qualità.

    Un’altro dettaglio da sottolineare è la messa a fuoco fino a 2.5 centimetri di distanza per effettuare le classiche“Super Macro” che viene attivata automaticamente, con Al attivo, passando alla camera grandangolare.
    La terza camera da 8MP con apertura f/2.4 è quelle che convince decisamente meno e decisamente sotto rispetto a Galaxy S9+ e iPhone visto che tende a sgranare molto per cui diventa inutilizzabile in condizioni di scarsa illuminazione.

    Chiudiamo con la camera anteriore da 24MP che sostanzialmente mi è sembrata identica a quella di P20 Pro, migliorata leggermente la gestione dell’esposizione per il resto la qualità resta media ma uno scalino più sotto rispetto agli altri top di gamma.

    Dedico due righe anche al Master AI 2.0 ovvero all’intelligenza artificiale che su P20 Pro ho ampliamene criticato vista il non perfetto riconoscimento delle scene ed una tendenza ad aumentare troppo la saturazione. Con la nuova versione l’intervento dell’Al è stato di attenuato cercando di mantenere più naturali i colori senza saturarli troppo, un bel passo in avanti. Resta ancora da migliorare il colore dell’incarnato e l’effetto bokeh nei ritratti ancora troppo elaborato via software.

    Video: Finalmente da top di gamma

    Finalmente la qualità video si allinea agli altri competitors e la nuova stabilizzazione digitale entra in gioco su tutte e tre le ottiche e anche in 4K a 30fps si comporta in maniera eccellente, inoltre è possibile passare tra le varie ottiche senza interrompere la registrazione, lo switch è veloce e non altera la qualità del video.

    Tra tutte e tre le ottiche la migliore è di gran lungo la grandangolare soprattutto per la stabilizzazione. Al terzo posto metto la Tele che di fatto è l’ottica con più limiti di tutte.

    Da mensionare anche i filtri è in particolare la funzione Al Color che riconosce il soggetto principale mantenendo i colori rispetto al resto del background che diventa in bianco e nero. Però per attivarlo dovrete avviare la registrazione con effetto già applicato visto che non è possibile inserirlo una volta che avrete avviato la registrazione.

    Software: nuova EMUI 9, nulla di nuovo

    Mate 20 Pro integra la nuova EMUI 9 basata su Android 9 Pie di fatto non c’è stato un grande stravolgimento dell’interfaccia utente ma solo dei piccoli miglioramenti.

    L’utilizzo generale dell’interfaccia resta pressoché invariato rispetto alla EMUI precedente anche se mi sarei aspettato qualche tema o icone personalizzate un qualcosa che comunque differenzi questo Mate 20 Pro dal cugino P20 è un dettaglio però stiamo parlando comunque dell’offerta top di casa Huawei per cui qualche caratteristica in esclusiva ci poteva stare.

    Un’altro importante passo in avanti è stato fatto grazie alla nuova modalità desktop attivabile anche in wireless. Il display dello smartphone viene usato come touchpad per il puntatore del mouse. Nel corso di questo mio test, su lungo periodo, ho notato un netto miglioramento nell’input lag sullo spostamento del cursore, insomma le premesse ci sono ma c’è ancora da migliorare per quanto riguarda la fluidità.

    Batteria,Audio e Ricezione

    In questo mese di utilizzo devo dire di averlo massacrato tanto cercando di sfruttare al massimo tutta la potenza hardware e devo ammettere che la batteria mi ha convinto riuscendo anche a chiudere alcuni giorni con 6/7 ore di schermo attivo.

    Qui faccio un plauso a Huawei perchè Mate 20 Pro è un prodotto che pesa solo 184g ed ha uno spessore di 8,6 millimetri e qui dentro troviamo una batteria da 4.200mAh. Mate 20 prò supporta anche la ricarica wireless fino a 15W.

    Un’altra novità è l’introduzione del reverse charging cioè la possibilità di poter ricaricare altri dispositivi, compatibili con lo standard Qi a 7W, semplicemente appoggiandoli al retro del Mate 20 Pro. Questa funzione può essere utilizzata non solo per gli smartphone ma anche per i tanti accessori che pian piano stanno abbandonando i classici cavi di ricarica.

    Scelta coraggiosa quella di integrare lo speaker di sistema all’interno della posta USB-C. Il Design resta uno degli elementi importanti per uno smartphone ma se va ad intaccare una funzione importante meglio fare un passo indietro infatti questa scelta non mi ha convito visto che la qualità generale non è male ma di certo è inferiore ad alti top di gamma nonostante la capsula auricolare cerca di mettere una pezza.

    Le mancanze si notano soprattutto sui bassi ma se state ricaricando il dispositivo sappiate che l’audio sarà leggermente più ovattato vista la porta USB occupata dal connettore, forse era meglio inserire il classico speaker.

    Nulla da segnalare per quanto riguarda la connettività visto che anche all’estero in roaming si è comportato perfettamente senza alcun tipo di problema

    Conclusioni

    Huawei Mate 20 Pro: il miglior top di gamma del 2018? certamente no perché uno smartphone è un po come un capo di abbigliamento non è detto che calzi bene a tutti è sempre un discorso molto soggettivo ma è innegabile che Huawei abbia fatto un bel passo in avanti con questo device, a pochi mesi da P20 Pro che comunque mi aveva convinto ma questo Mate 20 Pro è più bello esteticamente ha prestazione di gran lunga superiori e soprattutto integra nuove tecnologie. Resta sotto alla concorrenza per quanto riguarda l'audio e video, nonostante il piccolo passo in avanti rispetto a P20 Pro, ma nel complesso è un dispositivo che convince molto e credo che questo sia il dispositivo da battere nel 2019. Huawei ha certamente alzato l'asticella ma anche il prezzo è lievitato di parecchio 1099 euro a listino per questo Mate 20 Pro. Prezzo che tutto sommato è in linea con la fascia top. Il punto forte di questo smartphone è indubbiamente il compatto fotografico anche se la camera tele fa calare il mio giudizio sul compatto fotografico.
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    4,0 su 5 stelle Huawei Mate 20 Pro: il miglior top di gamma del 2018?
    Recensito in Italia il 15 gennaio 2019
    Huawei si è giocata il tutto per tutto lanciando Mate 20 Pro che sulla carta si propone come il migliore smartphone top di gamma viste anche alcune tecnologie introdotte per la prima volta su uno smartphone e con un comparto hardware e software più completo di sempre.

    Design e sistemi di sblocco: in pieno stile Huawei

    Gli smartphone con dimensioni superiori ai 5 pollici non mi hanno mai entusiasmato per una questione di comodità nell’utilizzo quotidiano ma questo Mate 20 Pro mi ha fatto cambiare idea. Il display da 6.39 pollici accoppiato al formato 19.5:9 rende questo device utilizzabile anche con una sola mano.

    Ovviamente abbassare la tendina delle notifiche con la medesima mano è impossibile ma questo vale per tutti gli smartphone. Il vetro anteriore è un Gorilla Glass 5 con bordi Edge, palesemente scopiazzati da S9/s9+, che di fatto non hanno alcuna utilità visto che non è presenta nessuna funzione software. Ancora una volta huawei ha puntato molto sulle colorazioni con le due nuove varianti Emerald Green e Blu che integrano anche una texture che migliora molto il grip.

    Mi è piaciuta la scelta del tasto di accensione/spegnimento in colorazione rossa. Il Notch resta una soluzione che non ho mai condiviso ma che giustifico visto che integra la 3D Depth Sensing Camerache permette la scansione 3D del volto.

    Dopo iPhone X/Xs e XR questo sistema di sblocco, basato sulla stessa tecnologia, è in assoluto il migliore nel panorama degli smartphone Android vista la reattività di sblocco ma soprattutto perché funziona in ogni tipo di condizione di illuminazione ambientale.

    Ma i sistemi di sblocco non finiscono qui vista la presenza del sensore di impronte digitali sotto al display. La reattività allo sblocco è ottima e non ho mai avuto problemi di riconoscimento dell’impronta forse avrei preferito un posizionamento del sensore più in basso ma credo che dietro questa scelta ci siano esigenze tecniche.

    Display: un bel passo in avanti

    Rispetto a P20 Pro Huawei fa un altro passo in avanti per quanto riguarda il display. Una volta configurato il dispositivo troverete il display impostato su “Risoluzione Intelligente” in WFHD+ con modalità colore intensa. Nel corso di questo lungo periodo ho utilizzato il dispositivo sia in modalità normale che intensa. Tra le due preferisco la seconda anche perché rende i colori più vividi. La visibilità sotto alla luce del sole è ottima. Tramite i test con il colorimetro, effettuati in modalità normale per non alterare i risultati, abbiamo raggiunto un picco di 460 nits di luminosità con un Delta E dal 1.1 al 3.6 con una copertura sRGB del 130%.

    Tralasciando questi tecnicismi ci troviamo difronte ad uno dei migliori display OLED del 2018 come tutti i pannelli dotati di questa tecnologia i bianchi tendono all’azzurrino mentre i neri sono perfetti.

    Mate 20 Pro è dotato dell’Always On Display che di fatto serve veramente a poco considerando che non è possibile interagire con applicazioni di terze parti il che rende questa funzione inutile in quanto non è possibile visualizzare le notifiche. Ottimo anche il trattamento oleofobico.

    Hardware e Prestazioni

    Non approfondisco il discorso Benchmark perché mi sembra ovvio che il Kirin 980 sia una delle piattaforme più preformanti del momento. Huawei sta iniziando a raccogliere i frutti di questi ultimi anni di lavoro superando Qualcomm con questo processore a 7nm con intelligenza artificiale e modem Gigabit. Il vero limite di questa piattaforma è il software che non mette in mostra le reali potenzialità dell’hardware presente in questo dispositivo che forse solo con i futuri aggiornamenti scopriremo pian piano. Mi sembra banale parlare di prestazioni vista l’esecuzione in contemporanea dei tanti task e la possibilità di poter giocare e visualizzare contenuti in 4K senza alcun tipo di problema. Tra i titoli più pesanti provati troviamo Asphalt 9, Modern Combat 5, Free Fire,Real Recing e fortnite non ho riscontrato alcun tipo di bug o rallentamento il tutto gira in maniera egregia.

    Non mi è molto piaciuta la scelta di integrare una Nano Card proprietaria per l’espansione di memoria meglio restare sul classico standard ma 128gb di storage sono più che sufficienti.

    Fotocamere: finalmente la grandangolare
    Huawei continua ad alzare ulteriormente l’asticella sul compatto fotografico. Eliminando il sensore monocromatico in favore della fotocamera grandangolare da 20MP.

    I restanti sensori restano uguali a P20 Pro con sensore principale da 40MP e un teleobiettivo 3x da 8MP l’unica ad essere stabilizzata otticamente.

    Fatta una piccola introduzione passiamo ad analizzare ogni singola ottica partendo proprio dal sensore principale apertura f/1.8.

    Il livello del dettaglio è veramente impressionante e soprattutto dobbiamo spingerci ad un crop molto importante per iniziare a vedere i pixel. Si perde un pò di qualità con poca illuminazione ma i colori restano molto fedeli. Mi posso sbilanciare dicendo che quest’ottica può sostituire una reflex entry level.

    Ma arriviamo all’ottica che è la vera protagonista di questo smartphone, che personalmente aspettavo da P9, cioè la fotocamera grandangolare da 20MP con apertura f/2.2, equivalente ad un 16mm. Uno dei problemi che affliggono questo tipo di ottiche è la distorsione ai lati ma non è questo il caso vista l’assenza di distorsione ai bordi. Importante sottolineare che è possibile sfruttare la modalità notte (Night Shot) anche su quest’ottica e vi posso assicurare che il risultato è veramente di grande qualità.

    Un’altro dettaglio da sottolineare è la messa a fuoco fino a 2.5 centimetri di distanza per effettuare le classiche“Super Macro” che viene attivata automaticamente, con Al attivo, passando alla camera grandangolare.
    La terza camera da 8MP con apertura f/2.4 è quelle che convince decisamente meno e decisamente sotto rispetto a Galaxy S9+ e iPhone visto che tende a sgranare molto per cui diventa inutilizzabile in condizioni di scarsa illuminazione.

    Chiudiamo con la camera anteriore da 24MP che sostanzialmente mi è sembrata identica a quella di P20 Pro, migliorata leggermente la gestione dell’esposizione per il resto la qualità resta media ma uno scalino più sotto rispetto agli altri top di gamma.

    Dedico due righe anche al Master AI 2.0 ovvero all’intelligenza artificiale che su P20 Pro ho ampliamene criticato vista il non perfetto riconoscimento delle scene ed una tendenza ad aumentare troppo la saturazione. Con la nuova versione l’intervento dell’Al è stato di attenuato cercando di mantenere più naturali i colori senza saturarli troppo, un bel passo in avanti. Resta ancora da migliorare il colore dell’incarnato e l’effetto bokeh nei ritratti ancora troppo elaborato via software.

    Video: Finalmente da top di gamma

    Finalmente la qualità video si allinea agli altri competitors e la nuova stabilizzazione digitale entra in gioco su tutte e tre le ottiche e anche in 4K a 30fps si comporta in maniera eccellente, inoltre è possibile passare tra le varie ottiche senza interrompere la registrazione, lo switch è veloce e non altera la qualità del video.

    Tra tutte e tre le ottiche la migliore è di gran lungo la grandangolare soprattutto per la stabilizzazione. Al terzo posto metto la Tele che di fatto è l’ottica con più limiti di tutte.

    Da mensionare anche i filtri è in particolare la funzione Al Color che riconosce il soggetto principale mantenendo i colori rispetto al resto del background che diventa in bianco e nero. Però per attivarlo dovrete avviare la registrazione con effetto già applicato visto che non è possibile inserirlo una volta che avrete avviato la registrazione.

    Software: nuova EMUI 9, nulla di nuovo

    Mate 20 Pro integra la nuova EMUI 9 basata su Android 9 Pie di fatto non c’è stato un grande stravolgimento dell’interfaccia utente ma solo dei piccoli miglioramenti.

    L’utilizzo generale dell’interfaccia resta pressoché invariato rispetto alla EMUI precedente anche se mi sarei aspettato qualche tema o icone personalizzate un qualcosa che comunque differenzi questo Mate 20 Pro dal cugino P20 è un dettaglio però stiamo parlando comunque dell’offerta top di casa Huawei per cui qualche caratteristica in esclusiva ci poteva stare.

    Un’altro importante passo in avanti è stato fatto grazie alla nuova modalità desktop attivabile anche in wireless. Il display dello smartphone viene usato come touchpad per il puntatore del mouse. Nel corso di questo mio test, su lungo periodo, ho notato un netto miglioramento nell’input lag sullo spostamento del cursore, insomma le premesse ci sono ma c’è ancora da migliorare per quanto riguarda la fluidità.

    Batteria,Audio e Ricezione

    In questo mese di utilizzo devo dire di averlo massacrato tanto cercando di sfruttare al massimo tutta la potenza hardware e devo ammettere che la batteria mi ha convinto riuscendo anche a chiudere alcuni giorni con 6/7 ore di schermo attivo.

    Qui faccio un plauso a Huawei perchè Mate 20 Pro è un prodotto che pesa solo 184g ed ha uno spessore di 8,6 millimetri e qui dentro troviamo una batteria da 4.200mAh. Mate 20 prò supporta anche la ricarica wireless fino a 15W.

    Un’altra novità è l’introduzione del reverse charging cioè la possibilità di poter ricaricare altri dispositivi, compatibili con lo standard Qi a 7W, semplicemente appoggiandoli al retro del Mate 20 Pro. Questa funzione può essere utilizzata non solo per gli smartphone ma anche per i tanti accessori che pian piano stanno abbandonando i classici cavi di ricarica.

    Scelta coraggiosa quella di integrare lo speaker di sistema all’interno della posta USB-C. Il Design resta uno degli elementi importanti per uno smartphone ma se va ad intaccare una funzione importante meglio fare un passo indietro infatti questa scelta non mi ha convito visto che la qualità generale non è male ma di certo è inferiore ad alti top di gamma nonostante la capsula auricolare cerca di mettere una pezza.

    Le mancanze si notano soprattutto sui bassi ma se state ricaricando il dispositivo sappiate che l’audio sarà leggermente più ovattato vista la porta USB occupata dal connettore, forse era meglio inserire il classico speaker.

    Nulla da segnalare per quanto riguarda la connettività visto che anche all’estero in roaming si è comportato perfettamente senza alcun tipo di problema

    Conclusioni

    Huawei Mate 20 Pro: il miglior top di gamma del 2018? certamente no perché uno smartphone è un po come un capo di abbigliamento non è detto che calzi bene a tutti è sempre un discorso molto soggettivo ma è innegabile che Huawei abbia fatto un bel passo in avanti con questo device, a pochi mesi da P20 Pro che comunque mi aveva convinto ma questo Mate 20 Pro è più bello esteticamente ha prestazione di gran lunga superiori e soprattutto integra nuove tecnologie. Resta sotto alla concorrenza per quanto riguarda l'audio e video, nonostante il piccolo passo in avanti rispetto a P20 Pro, ma nel complesso è un dispositivo che convince molto e credo che questo sia il dispositivo da battere nel 2019. Huawei ha certamente alzato l'asticella ma anche il prezzo è lievitato di parecchio 1099 euro a listino per questo Mate 20 Pro. Prezzo che tutto sommato è in linea con la fascia top. Il punto forte di questo smartphone è indubbiamente il compatto fotografico anche se la camera tele fa calare il mio giudizio sul compatto fotografico.
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