Offerte per: Greywacke

The Greywacke: How A Priest, A Soldier And A School Teacher Uncovered 300 Millio

Greywacke Sauvignon Blanc 2022 Vino Bianco Nuova Zelanda

The Greywacke 9781788163781 Nick Davidson - Free Tracked Delivery

Nick Davidson The Greywacke (tascabile)

Nick Davidson The Greywacke (tascabile)

The Greywacke: How A Priest, A Soldie, Nick Davidson, New, Paper

The Greywacke - 9781788163781

Nick Davidson - Greywacke How A Priest A Soldier And A School Teach - N245z

The Greywacke: How A Priest, A Soldier And A School Tea - Paperback / Softback N

[] Greywacke Sauvignon Blanc 2023

[] Immaginate una mandorla fritta, arancia rossa e melone ; un pizzico di semi di lino, dragoncello e t leggermente affumicato. Questo uno stile alternativo che allo stesso tempo intricato e materico, una deliziosa miscela creata dalla fermentazione del sauvignon blanc con i lieviti indigeni.

Il Sauvignon Blanc ‘Wild’ è un vino bianco in grado di associare avvolgenza e tensione prodotto dalla cantina neozelandese Greywacke. Si tratta del Sauvignon Blanc di punta del produttore Kevin Judd, realizzato a Marlborough, uno dei territori in cui questo vitigno internazionale riesce a esprimersi al meglio. Il termine “wild” si riferisce al fatto che quest’etichetta non è stata addomesticata essendo la totalità del processo fermentativo affidata ai lieviti naturalmente presenti sugli acini e nell’ambiente di cantina. Greywacke ‘Wild’ Marlborough Sauvignon Blanc deriva dall’omonima varietà di origine francese allevata nella zona delle Southern Valleys su terreni di diversa natura, da quelli alluvionali ricchi di roccia greywacke, da cui il nome della tenuta, a quelli franco-argillosi. Una volta vendemmiati, i grappoli sono direttamente pressati in maniera soffice e il mosto così ottenuto è dapprima raffreddato e quindi posto in vecchie barrique di rovere francese. Qui ha luogo la fermentazione alcolica condotta esclusivamente dai lieviti indigeni e la successiva fase di maturazione di circa 8 mesi sulle fecce fini. I 2/3 del vino svolge anche la fermentazione malolattica completa. Nel calice, il Sauvignon Blanc di Marlborough ‘Wild’ Greywacke esibisce una veste giallo paglierino intenso dai riflessi dorati. Corredo aromatico pieno e articolato, delineato da percezioni di frutta estiva, agrumi canditi e miele che si fondono con sentori di brioche, erbe e fiori freschi. Cremoso, ampio e generoso al palato, dove l’avvolgente morbidezza è perfettamente bilanciata dall’energica vena fresco-sapida, in un finale lungo e gustoso. Dotato di un’ottima longevità, il Sauvignon Blanc ‘Wild’ può accompagnare divinamente ricche e strutturate preparazioni di mare, ma anche carni bianche o risotti cremosi e saporiti.

Il Riesling Greywacke rappresenta un’espressione neozelandese tesa e abboccata, sulla scia dei grandi Riesling della Mosella. Infatti, con circa 20 g/l di residuo zuccherino, quest’etichetta si ispira ai Riesling tedeschi halbtrocken, o feinherb, mantenendo però una propria distinta identità. Kevin Judd, produttore titolare della cantina Greywacke, produceva già grandi Riesling quando lavorava presso Cloudy Bay, realtà produttiva di Marlborough tra le più celebri di cui Kevin è stato enologo fondatore. Greywacke Riesling viene realizzato dall’omonimo vitigno a bacca bianca lavorato in purezza. I vigneti, condotti a regime biologico certificato, poggiano su terreni argillosi e ghiaiosi della zona di Fairhall, a Marlborough, e hanno all’incirca 25 anni di età. I grappoli sono raccolti a mano in leggerissimo anticipo, allo scopo di esaltare la tensione e la freschezza del frutto, e successivamente pigiati interi in maniera soffice. Il mosto ricavato viene lasciato decantare a freddo e quindi metà della massa è posta in vasche di acciaio per la fermentazione alcolica, mentre la restante metà viene trasferita in vecchie barrique di rovere francese dove realizza spontaneamente il processo fermentativo. Poco prima della definitiva conclusione della trasformazione, le due masse vengono assemblate in acciaio e la fermentazione bloccata, così da preservare una piccola quantità di zuccheri naturali. A questo punto il vino è convogliato in vecchie barrique dove sosta per 5 mesi sulle fecce fini. Il Riesling di Marlborough della cantina Greywacke è di colore giallo paglierino. Naso fresco dai richiami di lime, pesca bianca e anice, uniti a note minerali. Il gusto è ben bilanciato tra la freschezza sferzante e la delicatissima dolcezza, con un duraturo finale agrumato e minerale.

Nella regione viticola neozelandese di Marlborough nasce il Sauvignon Blanc di Greywacke, una bottiglia dal carattere fresco ed esotico. Le uve impiegate per realizzare questa etichetta provengono dalle Southern Valleys e dalle pianure centrali di Wairau, esattamente all’interno delle zone di Woodbourne, Renwick e Rapaura. La cantina, fondata nel 2009 e guidata dalla famiglia Judd, si trova invece nella Omaka Valley. Tutte queste aree distano appena qualche chilometro ma presentano caratteristiche pedologiche differenti. Greywacke Sauvignon Blanc costituisce un’espressione in purezza dell’omonima varietà di origine francese, allevata su terreni di composizione eterogenea in accordo ai principi dell’agricoltura biologica. A Rapaura e Renwick i suoli sono di origine alluvionale e presentano una grande abbondanza della caratteristica roccia greywacke, mentre nelle Southern Valleys i terreni sono di matrice argillosa. In cantina le vinificazioni sono parcellari, con i grappoli, raccolti nelle ore più fresche della notte, che vengono delicatamente pressati. I mosti così ricavati sono raffreddati prima delle lente fermentazioni alcoliche in vasche di acciaio. Una parte delle masse sono invece lasciate fermentare in vecchie botti di rovere per opera dei lieviti indigeni. Conclusi i processi fermentativi le diverse partite vengono lasciate riposare sulle fecce fini per qualche mese prima dell’assemblaggio e del conseguente imbottigliamento. Il Greywacke Sauvignon Blanc neozelandese è di colore giallo paglierino. L’olfatto offre sentori di frutta tropicale, erbe aromatiche, melone, pesca e agrumi, incalzati da una fine vena minerale. Ricco e avvolgente al palato, dove la spiccata freschezza guida il lungo finale dagli spunti erbacei ed esotici, delicatamente aromatici. Si tratta di un Sauvignon Blanc che si sposa in maniera eccezionale con elaborate pietanze di mare.

Formato: 0.75l; Temperatura di servizio: 8/10 °C; Annata: NV; Alcol: 14.5%; Giudizio di Tannico: 90pt;

Giallo paglierino brillante. Note fresche di frutta estiva matura e fragranti spezie asiatiche, con sentori di nettarine, pesche gialle, melone, pompelmo e una spruzzata di frutto della passione che sono mescolati con zenzero, citronella, fiori di gelsomino e cassis. Avvolgente e fresco allassaggio, svela una gradevole sapidità e uninsospettabile morbidezza, conservando comunque il gusto tipico del varietale.

Immaginate una mandorla fritta, arancia rossa e melone ; un pizzico di semi di lino, dragoncello e tè leggermente affumicato. Questo è uno stile alternativo che è allo stesso tempo intricato e materico, una deliziosa miscela creata dalla fermentazione del sauvignon blanc con i lieviti indigeni.

Una composta profumata di prugne, lamponi e amarene con un po' di marmellata di fragole. Uno stile molto profumato di pinot Marlborough con speziatura di cannella e chiodi di garofano una struttura densa, un peso del palato generoso e un finale lungo e vivace

Vino Bianco - Nuova Zelanda - Marlborough - 14 % vol - 100% Sauvignon

Tra i fondatori di Cloudy Bay, Kevin Judd ha lasciato l'azienda per realizzare il suo sogno e avere un'azienda tutta sua dove produce un delizioso Chardonnay dotato di una palette aromatica fuori dal comune e di un finale fresco e saporito in cui le note di limone verde e pesca si fondono con deliziosi aromi di pasticceria. In poche parole, uno splendido Chardonnay frutto di un territorio eccezionale e reso speciale dalle abili mani di Kevin Judd.

Tra i fondatori di Cloudy Bay, Kevin Judd ha lasciato l'azienda per realizzare il suo sogno e avere un'azienda tutta sua dove produce un grande Pinot Noir di Marlborough di straordinaria ricchezza e complessità. La bocca elegante e raffinata rivela un carattere che combina frutti rossi e neri con note speziate e del territorio. L'insieme è cremoso e succulento, una vera delizia.

Tra i fondatori di Cloudy Bay, Kevin Judd ha lasciato l'azienda per realizzare il suo sogno e avere un'azienda tutta sua e con questo Sauvignon Blanc ci offre una bella interpretazione della regione di Marlborough. Delicato e gradevolmente fruttato all'olfatto, al palato è delicato e strutturato al contempo, con un finale croccante e succoso. Uno dei migliori Sauvignon della Nuova Zelanda.

SHORTLISTED FOR THE ROYAL SOCIETY SCIENCE PRIZE 2022\n\n'A joyful collision of science, history and nature writing' Helen Gordon, author of Notes from Deep Time\n\nAdam Sedgwick was a priest and scholar. Roderick Murchison was a retired soldier. Charles Lapworth was a schoolteacher. It was their personal and intellectual rivalry, pursued on treks through Wales, Scotland, Cornwall, Devon and parts of western Russia, that revealed the narrative structure of the Paleozoic Era, the 300-million-year period during which life on Earth became recognisably itself. \n\nNick Davidson follows in their footsteps and draws on maps, diaries, letters, field notes and contemporary accounts to bring the ideas and characters alive. But this is more than a history of geology. As we travel through some of the most spectacular scenery in Britain, it's a celebration of the sheer visceral pleasure generations of geologists have found, and continue to find, in noticing the earth beneath our feet.

SHORTLISTED FOR THE ROYAL SOCIETY SCIENCE PRIZE 2022\n\n'A joyful collision of science, history and nature writing' Helen Gordon, author of Notes from Deep Time\n\nAdam Sedgwick was a priest and scholar. Roderick Murchison was a retired soldier. Charles Lapworth was a schoolteacher. It was their personal and intellectual rivalry, pursued on treks through Wales, Scotland, Cornwall, Devon and parts of western Russia, that revealed the narrative structure of the Paleozoic Era, the 300-million-year period during which life on Earth became recognisably itself. \n\nNick Davidson follows in their footsteps and draws on maps, diaries, letters, field notes and contemporary accounts to bring the ideas and characters alive. But this is more than a history of geology. As we travel through some of the most spectacular scenery in Britain, it's a celebration of the sheer visceral pleasure generations of geologists have found, and continue to find, in noticing the earth beneath our feet.