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[] "Blazer in cotone, abbottonatura frontale, collo con revers, tasche. La modella indossa una taglia 3

gonna a portafoglio in tessuto leggero lino e cotone con motivo anemone. vita alta con passante di lato. chiusura con fiocco sul fronte. non foderata. regular midi fit. composizione: 55% lino 45% cotone.

camicia realizzata in cotone con fantasia animalier sui toni caldi della terra. colletto classico. maniche lunghe raglan con spalla scesa e polsini. chiusura frontale con bottoni. orlo asimmetrico. regular fit. composizione:100% cotone.

camicia in morbido cotone. profondo scollo a v. maniche corte. orlo asimmetrico. oversize fit. composizione: 100% cotone.

camicia in morbido cotone. profondo scollo a v. maniche corte. orlo asimmetrico. oversize fit. composizione: 100% cotone.

gonna a portafoglio in tessuto leggero lino e cotone con motivo zebra. vita alta con passante di lato. chiusura con fiocco sul fronte. non foderata. regular midi fit. composizione: 55% lino 45% cotone.

camicia in morbido cotone. profondo scollo a v. maniche corte. orlo asimmetrico. oversize fit. composizione: 100% cotone.

camicia realizzata in leggero cotone con fantasia floreale. maniche corte con risvolto. colletto classico. chiusura frontale con bottoncino con scollo a goccia. vestibilità morbida e leggermente crop. composizione: 100% cotone.

camicia modello nirvana in cotone leggero con motivo bacchettato a due colori. colletto classico. chiusura con bottoni. maniche lunghe e polsini con bottoni. fondo stondato. relaxed fit. composizione: 100% cotone.

camicia modello nirvana in cotone leggero con motivo bacchettato a due colori. colletto classico. chiusura con bottoni. maniche lunghe e polsini con bottoni. fondo stondato. relaxed fit. composizione: 100% cotone.

THE THIRD NOVEL IN THE HIGHLY ACCLAIMED BOOKS OF BABEL SERIES, SET IN A LABYRINTHINE WORLD OF MENACE AND WONDER.\n\n'It is not merely a 5* book, it's a masterpiece' Mark Lawrence\n\n'A vibrant, wholly original, and expertly crafted novel that transcends genre fantasy. It is an instant literary classic' Fantasy Book Review\n\nThomas Senlin and his crew have been separated following the orders of the mysterious Sphinx. Meanwhile, the enslaved hods climb the Black Trail and whisper secrets in the dark. As Senlin and his crew are dragged ever further into the Tower's conspiracies, everything falls to one question: who is the Hod King?\n\nPraise for the series:\n\n'Josiah Bancroft is a magician. His books are that rare alchemy: gracefully written, deliriously imaginative, action-packed, warm, witty and thought-provoking' Madeline Miller, author of Circe\n\n'I'm wildly in love with this book' - Pierce Brown, author of Red Rising\n\n'Brilliant' - Publishers Weekly\n\n'I loved it' - Django Wexler, author of The Thousand Names\n\n'A universe of stars out of five' Superstar Drifter\n\n'These books are absolutely incredible' - The Quill to Live\n\n'Spectacular . . . fabulously gripping' - BookBag\n\n'An impressive display of imagination and humour' - SciFiNow\n\n'An engrossing, intoxicating delight' - Forbidden Planet

THE THIRD NOVEL IN THE HIGHLY ACCLAIMED BOOKS OF BABEL SERIES, SET IN A LABYRINTHINE WORLD OF MENACE AND WONDER.\n\n'It is not merely a 5* book, it's a masterpiece' Mark Lawrence\n\n'A vibrant, wholly original, and expertly crafted novel that transcends genre fantasy. It is an instant literary classic' Fantasy Book Review\n\nThomas Senlin and his crew have been separated following the orders of the mysterious Sphinx. Meanwhile, the enslaved hods climb the Black Trail and whisper secrets in the dark. As Senlin and his crew are dragged ever further into the Tower's conspiracies, everything falls to one question: who is the Hod King?\n\nPraise for the series:\n\n'Josiah Bancroft is a magician. His books are that rare alchemy: gracefully written, deliriously imaginative, action-packed, warm, witty and thought-provoking' Madeline Miller, author of Circe\n\n'I'm wildly in love with this book' - Pierce Brown, author of Red Rising\n\n'Brilliant' - Publishers Weekly\n\n'I loved it' - Django Wexler, author of The Thousand Names\n\n'A universe of stars out of five' Superstar Drifter\n\n'These books are absolutely incredible' - The Quill to Live\n\n'Spectacular . . . fabulously gripping' - BookBag\n\n'An impressive display of imagination and humour' - SciFiNow\n\n'An engrossing, intoxicating delight' - Forbidden Planet

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Premio Bruno Zevi per un saggio storico-critico sull'architettura Il saggio racconta la storia del villaggio arabo di Ein Hod, a sud di Haifa, i cui abitanti sono costretti a fuggire nel 1948, a seguito della proclamazione dello Stato d'Israele. A differenza di altri insediamenti analoghi, Ein Hod non è distrutto ma trasformato in una colonia per artisti attraverso un restauro sapiente nel rispetto delle tradizioni architettoniche e urbanistiche della comunità originaria. Il merito va alla lungimiranza dell'architetto e artista rumeno Marcel Janco, membro attivo del Cabaret Voltaire dadaista, emigrato in Israele nel 1941 con un bagaglio artistico e architettonico d'avanguardia che gli guadagna stima e credibilità presso l'establishment politico, culturale e professionale. La concezione di restauro e conservazione messa in atto a Ein Hod, come pure il ruolo centrale assunto dalla comunità nella progettazione, anticipano di molti decenni teorie e pratiche in voga negli anni '90. Lo studio di Popper affronta l'intreccio problematico tra l'arte poetico-visionaria di Janco e le questioni etico-politiche legate alla fondazione del nuovo Stato e alla difficile convivenza tra arabi e israeliani.

Premio Bruno Zevi per un saggio storico-critico sull'architettura Il saggio racconta la storia del villaggio arabo di Ein Hod, a sud di Haifa, i cui abitanti sono costretti a fuggire nel 1948, a seguito della proclamazione dello Stato d'Israele. A differenza di altri insediamenti analoghi, Ein Hod non è distrutto ma trasformato in una colonia per artisti attraverso un restauro sapiente nel rispetto delle tradizioni architettoniche e urbanistiche della comunità originaria. Il merito va alla lungimiranza dell'architetto e artista rumeno Marcel Janco, membro attivo del Cabaret Voltaire dadaista, emigrato in Israele nel 1941 con un bagaglio artistico e architettonico d'avanguardia che gli guadagna stima e credibilità presso l'establishment politico, culturale e professionale. La concezione di restauro e conservazione messa in atto a Ein Hod, come pure il ruolo centrale assunto dalla comunità nella progettazione, anticipano di molti decenni teorie e pratiche in voga negli anni '90. Lo studio di Popper affronta l'intreccio problematico tra l'arte poetico-visionaria di Janco e le questioni etico-politiche legate alla fondazione del nuovo Stato e alla difficile convivenza tra arabi e israeliani.

Attraverso la voce di Amal, la brillante nipotina del patriarca della famiglia Abulheja, viviamo l'abbandono della casa dei suoi antenati di 'Ain Hod, nel 1948, per il campo profughi di Jenin. Assistiamo alle drammatiche vicende dei suoi due fratelli, costretti a diventare nemici: il primo rapito da neonato e diventato un soldato israeliano, il secondo che invece consacra la sua esistenza alla causa palestinese. E, in parallelo, si snoda la storia di Amal: l'infanzia, gli amori, i lutti, il matrimonio, la maternità e, infine, il suo bisogno di condividere questa storia con la figlia, per preservare il suo più grande amore. La storia della Palestina, intrecciata alle vicende di una famiglia che diventa simbolo delle famiglie palestinesi, si snoda nell'arco di quasi sessant'anni, attraverso gli episodi che hanno segnato la nascita di uno stato e la fine di un altro. In primo piano c'è la tragedia dell'esilio, la guerra, la perdita della terra e degli affetti, la vita nei campi profughi, condannati a sopravvivere in attesa di una svolta. L'autrice non cerca i colpevoli tra gli israeliani, racconta la storia di tante vittime capaci di andare avanti solo grazie all'amore.

Attraverso la voce di Amal, la brillante nipotina del patriarca della famiglia Abulheja, viviamo l'abbandono della casa dei suoi antenati di 'Ain Hod, nel 1948, per il campo profughi di Jenin. Assistiamo alle drammatiche vicende dei suoi due fratelli, costretti a diventare nemici: il primo rapito da neonato e diventato un soldato israeliano, il secondo che invece consacra la sua esistenza alla causa palestinese. E, in parallelo, si snoda la storia di Amal: l'infanzia, gli amori, i lutti, il matrimonio, la maternità e, infine, il suo bisogno di condividere questa storia con la figlia, per preservare il suo più grande amore. La storia della Palestina, intrecciata alle vicende di una famiglia che diventa simbolo delle famiglie palestinesi, si snoda nell'arco di quasi sessant'anni, attraverso gli episodi che hanno segnato la nascita di uno stato e la fine di un altro. In primo piano c'è la tragedia dell'esilio, la guerra, la perdita della terra e degli affetti, la vita nei campi profughi, condannati a sopravvivere in attesa di una svolta. L'autrice non cerca i colpevoli tra gli israeliani, racconta la storia di tante vittime capaci di andare avanti solo grazie all'amore.

The academy is often described as an ivory tower, isolated from the community surrounding it. Presenting the theory, vision, and implementation of a socially engaged program for the Department of Human and Organizational Development (HOD) in Peabody's College of Education and Human Development at Vanderbilt University, Academics in Action! describes a more integrated model wherein students and faculty work with communities, learn from them, and bring to bear findings from theory and research to generate solutions to community problems.\n\nOffering examples of community-engaged theory, scholarship, teaching, and action, Academics in Action! describes the nuanced structures that foster and support their development within a research university. Theory and action span multiple ecological levels from individuals and small groups to organizations and social structures. The communities of engagement range from local neighborhoods and schools to arenas of national policy and international development.\n\nReflecting the unique perspectives of research faculty, practitioners, and graduate students, Academics in Action! documents a specific philosophy of education that fosters and supports engagement; the potentially transformative nature of academic work for students, faculty, and the broader society; and some of the implications and challenges of action-oriented efforts in light of dynamics such as income inequality, racism, and global capitalism. This edited volume chronicles teaching, research, and community action that influences both inside and outside the classroom as well as presents dimensions of a participatory model that set such efforts into action.

The academy is often described as an ivory tower, isolated from the community surrounding it. Presenting the theory, vision, and implementation of a socially engaged program for the Department of Human and Organizational Development (HOD) in Peabody's College of Education and Human Development at Vanderbilt University, Academics in Action! describes a more integrated model wherein students and faculty work with communities, learn from them, and bring to bear findings from theory and research to generate solutions to community problems.\n\nOffering examples of community-engaged theory, scholarship, teaching, and action, Academics in Action! describes the nuanced structures that foster and support their development within a research university. Theory and action span multiple ecological levels from individuals and small groups to organizations and social structures. The communities of engagement range from local neighborhoods and schools to arenas of national policy and international development.\n\nReflecting the unique perspectives of research faculty, practitioners, and graduate students, Academics in Action! documents a specific philosophy of education that fosters and supports engagement; the potentially transformative nature of academic work for students, faculty, and the broader society; and some of the implications and challenges of action-oriented efforts in light of dynamics such as income inequality, racism, and global capitalism. This edited volume chronicles teaching, research, and community action that influences both inside and outside the classroom as well as presents dimensions of a participatory model that set such efforts into action.